In Liguria la produzione dello sciroppo di rose è una tradizione che si tramanda nel tempo. Una bevanda che ha incredibili benefici sull’organismo e che può essere usata in tanti modi: in estate quando fa caldo servita fresca o in inverno quando si ha bisogno di un energetico naturale.
Per la verità non si sa con precisione perché proprio a Genova si sia sviluppata questa rinomata tradizione della lavorazione dei petali di rosa. Già un testo del 1683 di Gian Domenico Peri, “Il negoziante”, cita “le confetture e le conserve di zucchero che si lavorano in Genova come le più eccellenti che si acconcino in alcun altra parte del mondo” .
Nel Seicento Genova vanta una sorta di primato nella preparazione di prodotti a base di rose soprattutto all’interno dei monasteri: le confetture e le conserve in zuccaro sono le più eccellenti che s’acconcino in alcun’altra parte del Mondo; ed eccellentissime n’escono quelle di molti Monasteri di Monache, così li zuccari rosati, l’agro di Cedro, e altri medicinali. [Gio Domenico Peri, Il Negotiante – Venezia, 1662].
In particolare nella Vallescrivia le rose da sciroppo hanno trovato il luogo ideale per la loro coltivazione e diffusione. Proprio in questa zona piccoli produttori hanno ripreso la tradizione ampliando la produzione di petali fornendoli a terzi oltre che usarli per i loro sciroppi.
Qualche bottega di Genova ancora oggi vende i petali di rosa per che vuole cimentarsi in sciroppi casalinghi e così, soprattutto nel mese di maggio, è possibile trovare cesti pieni di petali rossi e rosati.
Queste piante appartengono a varietà definite genericamente “antiche”, dotate di un profumo intenso e persistente che conferisce ai propri derivati un aroma inimitabile. Lo sciroppo può essere servito freddo magari diluito in acqua frizzante
I Benefici
Lo sciroppo di rose nei secoli è stato sempre considerato un vero e proprio elisir. Per scoprire tutto le proprietà vi consigliamo di leggere l’articolo redatto dalla dottoressa Marta Gentili, la nostra biologa nutrizionista. CLICCA QUI