Il vino in Liguria. Storia di lavoro, sacrifici e un amore incondizionato per la terra. Già perché fare vino in questa regione è davvero massacrante per colpa di un territorio a dir poco impervio.
La Liguria è caratterizzata da un Clima Mediterraneo che alterna inverni piuttosto miti ad estati fresche consentendo, grazie anche ai venti marini, una perfetta maturazione delle uve. Nella parte più interna della regione vi è, invece, un Clima Continentale caratterizzato da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, ideali per conferire aromaticità alle uve.
Lungo la costa occidentale della Liguria, la vite viene coltivata su Terreni Calcarei che rilasciano componenti minerali, mentre nella parte orientale, il cui suolo è costituito da Terreni Argillosi, i vini acquisiscono struttura e morbidezza.
La coltivazione della vite in Liguria può essere definita, in molte zone di questa regione, come eroica. Spesso i vigneti – in particolare quelli nella zona delle “Cinque Terre” – sono coltivati in terreni ripidi e scoscesi, spesso privi di strade di accesso, pertanto l’unico modo per raggiungerli è a piedi. In queste zone la vendemmia è svolta rigorosamente a mano e l’uva è trasportata fuori dal vigneto dai vendemmiatori che caricano sulle spalle i cesti. Per quanto romantico e affascinante possa sembrare, di fatto, questo è l’unico modo – un modo obbligato – per coltivare e raccogliere l’uva in certe zone della Liguria.
Un’invenzione tutta ligure è quella dei “muretti a secco“, pensate che messi idealmente in fila superano i 21.196 della Muraglia cinese.
Questo sistema, praticato già nell’Età della Pietra soprattutto nella zona delle Cinque Terre, ancora oggi è il migliore per preservare l’ambiente ed evitare insieme le frane con conseguente perdita di preziosa (e rara) terra.
Tanto sforzo e tanta dedizione sono comunque premiati dal risultato della cantina, vini che, nonostante siano prodotti in piccole quantità, si distinguono sempre nel panorama enologico italiano.
Vini bianchi e rossi
In Liguria si produce prevalentemente vino bianco, in particolare nell’area centrale e orientale, mentre la produzione di vino rosso è inferiore e riguarda prevalentemente la parte occidentale della regione.
L’uva più importante della Liguria è certamente il Vermentino, presente nella maggioranza dei vini bianchi. Prodotto sia a nella Rivera di Levante che in quella di Ponente è un bianco fresco e fruttato, caratterizzato da note di frutti bianchi, pesca, mela come sfumature erbacee di fiori di campo, salvia e ginestra. Si serve tra gli 11 e i 13 gradi e accompagna qualunque cose a tavola, anche se dà il massimo con i crostacei e il pesce.
Oltre al Vermentino le principali uve bianche coltivate in Liguria sono il Pigato, Bosco e Albarola, mentre le principali uve rosse della regione sono Rossese, Dolcetto – qui conosciuto con il nome di Ormeasco – Granaccia e Ciliegio.
Vini dolci
Il vino in Liguria è stato coltivato sin dall’antichità e fin dai tempi dei tempi questa regione è stata terra di passiti. Le varietà di uve semiaromatiche coltivate (su tutte pigato, vermentino e moscatello), la buona escursione termica tra il giorno e la notte (che sviluppa acidità) e l’influsso del mare, sono fattori che conferiscono ai vini una straordinaria finezza e personalità.
Tra i vini passiti da segnalare il celebre Schiacchetrà delle Cinque Terre. Si tratta di uno dei più rari e affascinanti vini da dessert prodotti in Italia. Un vino dolce di grande personalità e raffinatezza, adatto ad accompagnare dolci ma anche formaggi stagionati.